sabato 30 ottobre 2010

Bunga Bunga alè!!

 

Scandalo più,scandalo meno non fa differenza. Tanto ormai ci siamo abituati e tanto come dice Berlusconi «Amo la vita e le donne, non cambio» e quindi bisogna rassegnarsi. Il Bunga bunga diventerà una moda.

 

E come scrive Beppe Grillo sul suo blog:

 

“Ragazze minorenni sui viali delle città. Rumene, lituane, africane, italiane. A migliaia. Un popolo di stupratori seriali motorizzati le aspetta. Nessuno di loro chiede la carta di identità alle piccole donne. Solo il prezzo per le diverse modalità d'uso. Bambini di dieci/dodici anni in vendita in luoghi pubblici, davanti ai cimiteri, alle stazioni, in piazze di periferia. E ragazzine cinesi nei centri massaggi. Il depliant nel tergicristallo delle macchine parcheggiate con indirizzo, orari, immagini sorridenti con occhi a mandorla.
Il popolo dei bunga bunga non si commuove per la prostituzione di massa degli adolescenti nelle nostre città. C'è chi li usa, chi li ignora e chi si indigna per il pubblico decoro. La mamma con il passeggino tira dritto di fronte alla quindicenne truccata da troia mentre il marito prende nota del marciapiede su cui batte.
Berlusconi è un puttaniere? E' noto. Ha abusato dei suoi poteri? Lo fa da sempre. Ha fatto bunga bunga con Ruby? E' possibile. Centinaia di migliaia di italiani fanno sesso con minorenni? E' certo. Ottantamila abusano di bambini (BAMBINI!) nei viaggi di turismo sessuale (siamo tra i primi al mondo)? E' provato. E allora? Di che parliamo oggi? Ovviamente di Berlusconi, solo di Berlusconi, sempre di Berlusconi.
In un qualunque altro Stato occidentale sarebbe stato condannato per Mills, non avrebbe il monopolio televisivo, sarebbe stato fatto a pezzi dalla pubblica opinione per la sua frequentazione con dei mafiosi come Mangano o condannati in secondo grado come Dell'Utri. In nessuno Stato, neppure in Libia o in Russia, sarebbe potuto diventare presidente del Consiglio. Solo l'Italia poteva permettersi uno come lo psiconano. E' lo specchio di una parte del Paese che vorrebbe trombarsi le minorenni (e se le tromba), vorrebbe evadere il fisco (e lo evade), vorrebbe violare le leggi (e le viola).
I giornali ancora oggi, come ieri e anche domani, dedicano il titolo a Berlusconi e al sesso. Sono due anni che si fanno le seghe dai tempi di Papi, a villa Certosa, alla D'Addario e ora a Ruby. Morto un Berlusconi se ne farà un altro. Il popolo dei bunga bunga, invece, non muore mai.”

 

Berlusconi come la Caritas,fa beneficenza. Tutti vorrebbero fare beneficenza così.

venerdì 29 ottobre 2010

Il miracolo no!

 

Bertolaso avrebbe rinunciato a tutto,pure ai “massaggi” pur di scomparire tra una parola e l’altra di Travaglio.

mercoledì 27 ottobre 2010

Capezzone incassa il colpo

capezzone

 

A quanto pare quelli del PDL non sono più molto simpatici alle persone. Prima Berlusconi e ora Capezzone.Capezzone è stato aggredito a pochi metri dalla sede di via dell'Umiltà da uno sconosciuto, che gli ha sferrato un pugno al viso e poi si è dileguato. Il portavoce del Pdl è stato subito soccorso e portato via in ambulanza (addirittura..). Sulla vicenda indagano gli agenti della Digos (potevano chiamare pure l’esercito) e della questura di Roma. Sono al vaglio degli investigatori le immagini registrate da alcune telecamere in via dell'Umiltà a Roma, per individuare l'aggressore che in serata ha colpito con due pugni il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. Gli inquirenti hanno già ascoltato il racconto di Capezzone, e stanno ora cercando di capire se l'aggressore fosse da solo, oppure ci fosse qualcuno ad aspettarlo in strada e se possa essersi trattato di un gesto estemporaneo o premeditato.

 

Escono fuori già i primi testimoni:

«Ho sentito il rumore di un bicchiere che cadeva. Erano le 18.45, mi sono affacciato fuori dal ristorante e ho visto sulla mia destra un uomo che scappava in direzione del Quirinale o della Fontana di Trevi: era alto circa 1 metro e 70, aveva una giacca grigia e un giornale in mano, ma era di spalle. Alla mia sinistra, a due metri, c'era l'onorevole Capezzone che veniva verso di me con la mano sulla guancia e un orecchio rosso dicendomi 'mi ha colpito. Hai visto cosa mi ha fatto?'». «Capezzone è subito andato a chiamare una pattuglia della polizia che sosta qui vicino, poi è tornato qui - ha proseguito il testimone - l'ho visto scosso e gli ho chiesto di sedersi offrendogli un tè. A quell'ora c'è sempre un via vai di gente che passeggia. A 20 minuti dall'aggressione Capezzone è andato via con gli agenti». Quest è ciò che dice il cameriere. Ma vuoi vedere che alla fine è la stesso dell’ “attentato” a Belpietro?

martedì 26 ottobre 2010

"La Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia"

 

“La Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia”,l’ha detto Sergio Marchionne,Amministratore Delegato del gruppo Fiat. Io gli direi invece che L’Italia potrebbe fare di più se tagliasse la Fiat.

 

La Fiat sono decenni che ha succhiato dallo Stato,e continua a farlo, contributi statali,casse integrazioni,l’attività di decine di migliaia di operai,impiegati,ingegneri. La Fiat senza lo Stato italiano ed il lavoro degli italiani varrebbe meno di zero. Questo è il ringraziamento. Grazie Marchionne. Vai a produrre pure le auto in Serbia,in Polonia. Fatevi altri schiavi. L’Italia vi ringrazia.

lunedì 25 ottobre 2010

Dovremmo essere tutti così..

 

Dovremmo essere tutti così. Tutti come questa vecchietta. Quanto ha ragione..

Bill Gates e la riduzione della popolazione

 

A quanto pare siamo troppi su questa Terra. Il fondatore di Microsoft é un eugenista intransigente e ha pubblicamente dichiarato la sua intenzione di usare vaccini dal valore di miliardi di dollari, che la sua fondazione finanzia per ridurre la popolazione mondiale.
L’appoggio di Bill Gates alle “giurie della morte” ha causato controversie tra i commentatori conservatori, ma il vero oltraggio dietro a questa storia non è stato completamente rivelato – il fatto è che Gates é un eugenista intransigente e ha invocato la riduzione della popolazione mondiale con l’uso di vaccini, che la sua fondazione finanzia per la bellezza di miliardi di dollari.
I commenti di Gates sulle “giurie della morte”, sono stati fatti effettivamente più di due mesi fa al Festival delle Idee di Aspen a Aspen in Colorado, ma essi hanno attirato l’attenzione solo quando il video fece la sua comparsa di domenica su parecchi siti conservatori, come pure sulla Breitbart TV e su The Blaze.
Durante una serie di domande e risposte, Gates insinuò che pazienti anziani che vengono sottoposti a costosi trattamenti medici dovrebbero essere uccisi e i soldi spesi in altro modo.
Gates affermò che c’era “una mancanza di volontà” nel considerare la questione di scegliere tra “spendere un milione di dollari sugli ultimi tre mesi di vita per quel tipo di paziente” o licenziare 10 insegnanti.
“Ma ciò viene chiamato la giuria della morte e voi non siete tenuti a trattare tale dibattito” aggiunse Gates.
L’appoggio del proprietario della Microsoft per uccidere la nonna nel nome di spendere denaro altrove scuote e spiega perché così tanti Americani sono offesi dalla sanità di Obama che contiene, quale uno dei suoi principali componenti, un comitato di valutazione costi/benefici che sarà in grado di rifiutare cure a pazienti anziani, a dimostrazione del fatto che le giurie della morte entrano per davvero in vigore nonostante le campagne dei rappresentanti della classe dirigente e dei media per convincere il pubblico diversamente.
Anche se gli Americani saranno soggetti ai capricci delle giurie della morte, il governo federale “continuerà a richiedere ospedali per fornire trattamenti di pronto-soccorso a immigranti illegali alle spese dei contribuenti “ denunciò il New York Times.
Comunque, il significato più ampio dei commenti di Gates é passato completamente inosservato da coloro che si erano tanto offesi per quello che aveva detto.
Gates è un eugenista reo-confesso che si é impegnato a ridurre drasticamente la popolazione mondiale nel nome di combattere il surriscaldamento globale. Questo è allarmante considerando il fatto che la fondazione Bill e Melinda Gates finanzia la produzione e la distribuzione di vaccini al terzo mondo.
Durante una conferenza TED (sono conferenze su tecnologia, intrattenimento e design) nel febbraio 2010, Gates ha dichiarato apertamente che i vaccini sarebbero stati usati per ridurre la popolazione mondiale e abbassare le emissioni di CO2.
Sostenendo che la popolazione mondiale sta raggiungendo i 9 miliardi, Gates disse: “se noi facessimo davvero un ottimo lavoro con nuovi vaccini, cure medico sanitarie, servizi medici di riproduzione (aborto), forse potremmo avere una riduzione del 10 o del 15 per cento.”
Un po’ come se un miglioramento delle cure sanitarie e dei vaccini, che si suppone salvino vite, porterebbe a una diminuzione della popolazione mondiale: é un ossimoro, a meno che Gates non si stesse riferendo ai vaccini per sterilizzare le persone, che è precisamente lo stesso metodo propugnato nel testo del 1977 Ecoscience scritto dal consigliere scientifico della Casa Bianca John P. Holdren, il quale parla di un “regime planetario” dittatoriale per mettere in atto misure draconiane al fine di ridurre la popolazione attraverso l’uso di ogni sorta di tecniche oppressive, sterilizzazione inclusa.
In verità, come ha rivelato Mike Adams di Natural News, uno degli attuali progetti della fondazione Gates ruota intorno al finanziamento di un “programma di sterilizzazione che userebbe penetranti raffiche di ultrasuoni dirette sui testicoli dell’uomo per renderlo sterile per sei mesi”.
“Ora, la fondazione sta finanziando un nuovo programma “ consegna di un vaccino che si attiva con la sudorazione” basato su nano particelle che penetrano la pelle umana.” scrive Adams, “la tecnologia viene descritta come un mezzo per “sviluppare nano particelle che penetrano la pelle attraverso i follicoli dei peli e che a contatto con il sudore umano si attivano per rilasciare i vaccini.”
Il sostegno del fondatore della Microsoft alle giurie della morte é un’ammissione scioccante, ma fa impallidire se si considera che Gates, uno degli uomini più ricchi del pianeta, che è solito incontrare altri miliardari per discutere sugli sforzi da fare per ridurre la popolazione, ha pubblicamente dichiarato la sua intenzione a usare miliardi di dollari in vaccini per finanziare la diminuzione della popolazione mondiale nel terzo mondo, scopo che potrebbe essere raggiunto qualora i vaccini fossero progettati per sterilizzare forzatamente le persone, ovvero senza il loro consenso, o provocare aborti forzati.

 

 

“All’inizio degli anni ’70, la massima autorità in campo sanitario, l’OMS, spendendo una montagna di dollari, iniziava un programma di ricerche sulla sterilizzazione delle donne per mezzo dei vaccini. Ricerche che -eufemisticamente- venivano definite “ricerche sulla salute riproduttiva”. Si studiava - tra l’altro- la possibilità di ingannare il sistema immunitario di donne in età fertile per impedire loro di portare avanti la gravidanza. Dopo diversi studi ci si accorse che somministrando un ormone femminile ,ormone hCG ( la gonadotropina corionica umana), associato all’ agente batteriologico del tetano era possibile suscitare una reazione immunitaria con produzione di anticorpi diretti sia contro il germe del tetano sia contro l’ormone. Dopo aver prodotto il vaccino con questi requisiti, si cominciò -a metà degli anni ‘90- a promuovere una “finta” campagna vaccinale contro il tetano neonatale rivolta a tutte le donne in età fertile ( dai 15 ai 45 anni). Si iniziò a vaccinare in Nicaragua (1993), in Messico e nelle Filippine (1994) per estendere -poi- queste vaccinazioni in altri paesi, la Nigeria e la Tanzania. Milioni di donne in età fertile furono vaccinate: nelle vaccinate incinte gli anticorpi diminuivano la quantità di ormone necessario per far progredire la gravidanza e provocavano l’aborto. Non solo. Impedivano -poi- alle stesse di portare avanti altre eventuali gravidanze. Di fatto - quindi - queste donne erano state sterilizzate. L’esclusione alla vaccinazione di massa dei bambini e dei maschi adulti ( come se fossero immuni al tetano ) e le modalità della vaccinazione (fatta di molti richiami e quindi atipica per una vaccinazione antitetanica) generarono dei sospetti che convinsero un movimento cattolico messicano (Comitè Pro Vida) a far analizzare il contenuto del vaccino antitetanico ( nel quale era stata segretamente introdotta della gonadotropina corionica umana ). Queste prime analisi , anche se positive, non vennero prese in seria considerazione. Fu necessario ripeterle nelle Filippine. Qui furono analizzati quattro vaccini : tutti contenevano l’ormone hCG. L’intervento del Tribunale Regionale di Manila (Filippine) pose fine alla “criminale” vaccinazione. I funzionari dell’OMS sulle prime negarono ogni addebito, poi minimizzarono (ammettendo che effettivamente c’erano nei vaccini modiche quantità di ormone ) ed , infine, si scusarono pubblicamente ( sostenendo che l’ormone faceva parte del normale processo produttivo del vaccino). Ho riportato questa vicenda poco edificante per evidenziare che non sempre si è davanti a casi di vaccini contaminati “accidentalmente”, ma che può capitare (e sta capitando spesso) di imbattersi in vaccini in cui vengono introdotte “intenzionalmente” sostanze all’insaputa dei vaccinati. Un esempio: Alcuni anni fa si è scoperta la presenza di metalli pesanti - sotto forma di nanoparticelle - in alcuni vaccini. La signora Santa Passaniti- madre di un militare (Francesco Finessi) deceduto durante il servizio militare per un linfoma di Hodgkin ( nel dicembre 2002 ), ha documentato- per la prima volta- la presenza di questi metalli tossici nei vaccini. Ecco i fatti. Un genitore, aveva spedito alla signora Passaniti gli esami del figlio deceduto ( eseguiti presso la dr.ssa Antonietta Gatti di Modena ). Tali esami mostravano che le cellule di questo ragazzo erano piene di metalli. Ciò spinse la signora Passaniti a contattare la dr.ssa Gatti per fare gli stessi esami per suo figlio ( che - è bene farlo presente- non è mai venuto a contatto con l‘uranio impoverito). Lo studio fu eseguito con una tecnica innovativa di Microscopia Elettronica a Scansione ( per verificare la presenza dei metalli ) e con microanalisi a raggi X (per valutare la composizione chimica dei metalli ). L’esame del liquido seminale e delle cellule staminali del figlio diede risultati sconvolgenti. Riporto le conclusioni del rapporto della dr.ssa Gatti (di 13 pagine) del 30-7-2004: “Nei campioni osservati si è trovato la presenza di corpi estranei micro e nano dimensionati. In tutti i campioni è presente un composto di Ferro con una composizione complessa, la stessa cosa si può dire per i composti di Rame e Zinco per quelli di Piombo. La complessità di composizione di alcune particelle potrebbe derivare da processi di fusione incontrollata ad alta temperatura. Particolare attenzione deve essere posta per le particelle di Antimonio e Antimonio-Cobalto. Questi ultimi composti assieme a quelli di Rame-Zinco e Piombo non sono sicuramente biocompatibili e per la loro composizione chimica e per la loro ridotta dimensione. La presenza di questi composti in sedi così interne del corpo umano, nello sperma e nelle cellule staminali, sta ad indicare una disseminazione in tutte le parti del corpo. Non sono noti in letteratura i possibili effetti tossici sintetici di tali particelle“. La signora Passaniti - per confermare i suoi sospetti sulle cause di morte del figlio- portò alla dr.ssa anche alcuni vaccini che, con gran difficoltà, era riuscita a procurarsi. La dr.ssa Gatti analizzò, con le stesse metodiche, due vaccini anti-tifici ( Typhim V e Vivotif ) per vedere se contenevano i suddetti metalli tossici. Riporto le conclusioni del suo rapporto (di 6 pagine ) del 30-7-04: “Nei vaccini sono stati trovati alcuni corpi estranei. Sono composti di Piombo oppure di Ferro, oppure di Zirconio, oppure di elementi come Stronzio e Bismuto“. Penso che sia superfluo- dopo i due esami della dr.ssa Gatti- sottolineare l’elevata tossicità di questi metalli, soprattutto del piombo. Questi rapporti sono entrambi disponibili in rete e quello relativo ai due vaccini rappresenta un documento veramente eccezionale. In rete è possibile trovare anche uno scritto della signora Passaniti ( Uranio impoverito o danni da vaccinazione? Una testimonianza). In questo scritto la signora esprime il suo pieno convincimento della colpevolezza dei vaccini: è assolutamente convinta, cioè, che le insorgenze tumorali siano ascrivibili ai vaccini. Questa sua persuasione è rafforzata dal riscontro avuto con l’esame dei due vaccini. E, a proposito dei vaccini, la signora afferma:”Ma in realtà i vaccini che la dottoressa aveva esaminato erano cinque, di tre dei quali non ha mai voluto darmi un referto scritto, anzi, come ho già detto, mi ha esortato per il mio bene a lasciar perdere“. Il Neotyf fu ritirato dal Ministero della Salute nel gennaio del 2002: l’azienda farmaceutica Chiron addusse “ragioni di mercato” (per evitare che il Ministero eseguisse specifici controlli?). Il dott. Roberto Gava, farmacologo-tossicologo, autore di un bellissimo libro (LE VACCINAZIONI PEDIATRICHE), scrive a pag 600 del suddetto libro: “Come è possibile che i vaccini contengano questi minerali? E i vaccini pediatrici antitetanico, antidifterico, ecc. che vengono iniettati ai nostri bambini, cosa contengono? Ci dicono di stare tranquilli e che tutto è sotto controllo…ma sappiamo che non è così….”.

 

Dott. Marcello Caselli
Medico chirurgo
Spec. in Farmacologia applicata

sabato 23 ottobre 2010

Bagno di sangue..

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Meno male che c’è Wikileaks mi verrebbe da dire. Almeno qualcosa lo riusciamo a sapere,qualcosa riesce a venire fuori nonostante cercano di nasconderlo. Ieri WikiLeaks ha rilasciato la più grande perdita di dati militari della storia. 391.832 relazioni che documentano la guerra e l’occupazione in Iraq dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2009 (fatta eccezione per i mesi di maggio 2004 e marzo 2009). Ciascuna relazione è un “SIGACT” o azioni significative in guerra. Sono eventi in dettaglio,come si è visto e sentito dalla parte delle truppe militari statunitensi sul terreno in Iraq. Sono il primo vero assaggio della storia segreta della guerra di cui il governo degli Stati Uniti è a conoscenza di tutto.

 

Le relazioni in dettaglio riportano 109.032 morti in Iraq di cui:

  • 66.081 Civili
  • 23.984 “Nemici” (quelli etichettati come insorti)
  • 15.196 “Nazione ospite” (forza governative irachene)
  • 3.771 “Amichevole” (le forze della coalizione)

La maggior parte dei decessi (66.000,oltre il 60%) sono civili. Sono morti 31 civili ogni giorno durante il periodo di sei anni. Numeri sconcertanti che ovviamente non vengono fuori così facilmente.

 

Con le vittime ci sono le torture,gli abusi. I file rivelano un sistema del terrore che per troppo tempo è stato tollerato dagli Usa. «La cifra di 109 mila vittime è vicina a quella di 104 mila fornita dal ministero della Sanità iracheno»,queste sono le parole ufficiali che arrivano da Bagdad. Cosa volete che siano 5.000 morti in più. Sono solo un numero.

 

WikiLeaks,pubblicando questi documenti, ha fatto luce anche su un caso drammatico che riguarda in prima persona il nostro Paese: il caso Calipari.

 

“Il rapporto porta la data del 1 novembre 2005. Località: Karkh, Bagdad. E riguarda il drammatico episodio costato la vita il 4 marzo di quell’anno al funzionario del Sismi Nicola Calipari impegnato nella liberazione della giornalista del “Manifesto”, Giuliana Sgrena. Nelle due pagine del report si cita la confessione di Sheikh Husayn, capo di una cellula responsabile di molti sequestri a Bagdad. Il terrorista, arrestato dai giordani, fornisce la sua versione su cosa sia avvenuto quella tragica notte. Dopo aver ricevuto un riscatto di 500 mila dollari, Husayn consegna Giuliana Sgrena a Calipari e intima loro di dirigersi all’aeroporto. Husayn poco dopo fa una segnalazione al ministero degli Interni iracheno sostenendo che una vettura Corolla blu (stesso modello e colore di quella su cui viaggiano gli italiani) è un’autobomba pronta a colpire nel settore dello scalo. La polizia mette in allerta le pattuglie della zona. Ed è così che i soldati americani, in servizio ad un posto di blocco, vedono avvicinarsi la Corolla ed aprono il fuoco uccidendo Calipari.”

 

Qui potete visionare tutti i rapporti: http://wikileaks.org/iraq/diarydig

venerdì 22 ottobre 2010

La censura in Tv

 

“La cosa più difficile della censura non è farla, è trovare un nome per nasconderla visto che è vietata dalla Costituzione e anche per questo è nata la neolingua come la chiama Zagrebelsky per censurare la censura. Nel 2002 Biagi fu cacciato dalla Rai dopo 41 anni chissà per ordine di chi ma la Rai disse: non è censura ma è un problema di orario...”

L’occupazione dei Pastori

 

 

Prosegue l’occupazione. Un’altra brutta vicenda..Una delle tante,un’altra dove si deve protestare..

giovedì 21 ottobre 2010

Terzigno..storia infinita..

 

E’ una storia senza fine. O per meglio dire una fine l’avrà,ma non sarà sicuramente quella più logica è giusta. La dimostrazione di questa fine è la notizia dell’apertura di una seconda discarica, causando la rabbia dei manifestanti. Una sorta di guerra civile: molotov,camion bruciati e non potevano mancare i feriti. La tensione resta alta e non potrebbe essere altrimenti. Gli scontri sonno iniziati dopo la notizia dell’apertura di una seconda discarica nell’ex cava di Vitiello. "La sola strada da prendere è il rispetto della legge e questa prevede la realizzazione della nuova discarica di Cava Vitiello, una discarica controllata e sicura in grado di garantire la massima tranquillità alle popolazioni residenti migliorando radicalmente la situazione attuale". A dichiararlo è Nicola Formichella, rappresentante dei parlamentari Pdl della Campania, che specifica come questo sia un accordo preso durante il vertice a Roma. "Questa è la conclusione - continua - dell'incontro tra i parlamentari campani, il Governatore Caldoro e i presidenti delle provincie Cesaro, Cirielli e Sibilia. L'ordinanza del presidente della Regione cesserà gli effetti il prossimo 26 ottobre. La sola strada non è questa. Questa è la più facile. Basta con questa violenza. Basta con i carabinieri/poliziotti che caricano la folla e la prendono a manganellate solo perchè gli viene ordinato. Si crea solo violenza. Le forze dell’ordine anche se in cuor loro sono al fianco di quelle persone sono costrette a fare ciò, in questo modo diventano una specie di capro espiatorio. In questo modo si coltiva violenza verso le forse dell’ordine. Basta tutto ciò. Siamo stufi di queste cose, di queste notizie. Discariche e discariche dovrebbero essere costruite per raccogliere tutte le persone che ci “comandano”. Loro sono immondizia, e non sono nemmeno riciclabili, per fortuna. Troppi interessi ad aprire quella discarica,troppi soldi in ballo..sarà realizzata,purtroppo.

La “banca” del Vaticano: lo IOR

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Ultimamente si è risentito parlare dello IOR sui giornali giornali per questioni di riciclaggio. Sapete veramente che cos’è lo IOR? Lo IOR è l’Istituto per le Opere di Religione,è un istituto privato creato nel 1942 da papa Pio XII e con sede nella Città del Vaticano. Lo IOR è stato coinvolto più volte in scandali finanziari e non fra i quali l’ “affare sindona” e il crac del Banco Ambrosiano.

Secondo il suo statuto,lo IOR ha lo scopo di:
« ... provvedere alla custodia e all'amministrazione dei beni mobili e immobili trasferiti o affidati allo IOR medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità. L'Istituto pertanto accetta beni con la destinazione, almeno parziale e futura, di cui al precedente comma. L'Istituto può accettare depositi di beni da parte di Enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. »
 
Lo IOR consta di 130 dipendenti, un patrimonio stimato (nel 2008) di 5 miliardi di euro, 44 mila conti corrente, riservati a dipendenti vaticani, ecclesiastici e ad una ristretta quantità di enti privati. Rilevanti sono gli investimenti esteri, in prevalenza in titoli di Stato o portafogli a basso rischio. Gli interessi medi annui oscillano dal 4 al 12% e, non esistendo tasse all'interno dello Stato vaticano, si tratta di rendimenti netti (praticamente è un PARADISO FISCALE). Per quanto riguarda gli utili conseguiti, essi non vanno corrisposti ad azionisti - che nel caso dell'Ente non esistono - ma sono devoluti in favore di opere di religione e di carità (ne siamo sicuri?)
L'istituto è gestito da professionisti bancari e guidata da un presidente, non necessariamente un consacrato o un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di cinque cardinali, nominati dal Papa e in carica per un quinquennio con lo scopo di vigilare sulla fedeltà dell'istituto agli obblighi statutari, e al Papa.
Il bilancio e tutti i movimenti che vengono fatti dall'Istituto sono noti solo ed esclusivamente al Papa, al collegio dei cardinali che lo gestiscono, al Prelato dell'istituto, al Consiglio di sovrintendenza, alla Direzione generale ed ai revisori dei conti.
Una rete di contatti con banche sparse nel mondo rende possibile l'esportazione di quantità illimitate di denaro in assoluta riservatezza, poiché Città del Vaticano non aderisce ai patti internazionali antiriciclaggio. Inoltre, il conto può essere aperto sia in euro che in valuta straniera. I clienti vengono identificati solo attraverso un numero codificato, alle operazioni non si rilasciano ricevute, non esistono libretti di assegni intestati allo IOR e tutti i depositi e passaggi di denaro avvengono tramite bonifici. Infine, avendo sede in uno Stato sovrano, ogni richiesta di rogatoria deve partire tramite il ministero degli esteri del paese richiedente. Finora quasi nessuna rogatoria è stata mai concessa dal Vaticano.
Nel 2010 il Vaticano si è impegnato, entro il 31 dicembre 2010 a far proprie le norme dell'Unione Europea in materia di lotta al riciclaggio ( NON ACCADRA’ MAI) .  

mercoledì 20 ottobre 2010

Stop ai processi..

 

Questa è una vergogna. Una delle tante ormai. Via libera della commissione Affari costituzionali alla "retroattività" del lodo Alfano. Che significa tutto ciò? Significa che i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare. Una norma che fornirebbe a Silvio Berlusconi uno scudo contro i suoi processi finché rimarrà in carica. Un’altra legge personale, mettere apposto i propri interessi. Tutto ciò è lontano anni luci da ciò che dovrebbe essere una Repubblica. Siamo sempre più una finta Repubblica.

lunedì 18 ottobre 2010

La casa a Montecarlo è da dilettanti..

 

La puntata di Report di ieri è andata in onda. Le minacce non sono servite. Si parlava di Berlusconi e quindi come al solito c’è sempre qualcuno che certe cose non vuole farle sapere. L'inchiesta sulle ville del premier ad Antigua è stata trasmessa in fondo alla trasmissione nella rubrica «Come è andata a finire?», abitualmente riservata all'aggiornamento d'inchieste precedenti. Infatti il servizio si è aperto con la ripresa di un reportage del 2009 sulla banca Arner. Alla fine la Gabanelli ha letto una dichiarazione rilasciata dall'avvocato Ghedini alle agenzie. Ghedini è un deputato del Pdl ed è il legale del presidente del Consiglio ( e questo mi sa tanto di raccomandazione o comunque di qualcosa non legale). In una nota metteva in guardia la giornalista dal mandare in onda un programma con notizie «insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio» (e ovviamente continuano a dirci che nel nostro paese c’è libertà di espressione e di informazione). Articoli e dichiarazioni si sono susseguiti primi della puntata: «sono totalmente fuorvianti e palesemente diffamatori poiché si basano su assunti già dimostratisi insussistenti» , «Come risulta dagli atti, il presidente Berlusconi ha regolarmente acquistato un terreno in Antigua pagandolo con regolare bonifico e indicandolo nella denuncia dei redditi. Negli anni successivi, con regolari fatture, assistite da stati di avanzamento lavori, bolle di accompagnamento e consegne nonché perizie, sono stati pagati i lavori di costruzioni e arredo con altrettanto regolari bonifici da banca italiana a banca italiana. Tale denaro è stato quindi versato in Italia alla società costruttrice dell'immobile». L’avvocato del diavolo,pardon del premier, sostiene che tutta la documentazione relativa alla villa è a disposizione per qualsiasi controllo, e che l'immobile è attualmente intestato a Silvio Berlusconi «e non già fantomatiche società offshore» ..Sarà vero? ..Vedete il video e giudicate voi. Resta il fatto che il premier Berlusconi avrebbe investito 20 milioni per acquistare una serie di immobili sull'isola. Gli immobili sarebbero stati acquistati da una società legata alla banca Arner, la cui filiale milanese era stata commissariata dopo che gli ispettori di Bankitalia avevano lanciato l'allarme sui «rischi di riciclaggio» a causa dell'impossibilità di conoscere i beneficiari di alcuni conti. E tra le altre cose Antigua è uno dei 38 Stati inseriti dall'Ocse nella "lista grigia" dei paesi che non rispettano gli standard fiscali internazionali, pur avendo promesso un impegno in tal senso.

sabato 16 ottobre 2010

Il Grande Fratello dei minatori

 

Che alcuni programmi siano entrati a far parte del quotidiano non vi è dubbio, ma che alcuni eventi drammatici vengono accostati ad un reality va oltre ogni limite. A scavalcare il limite c’ha pensato Canale 5 con il suo Tg quando in un servizio ha accostato l’esperienza dei minatori rimasti sepolti in una miniera in Cile a quella del Grande Fratello. Come potete ben capire l’esperienza è proprio identica,c’è solo qualche differenza: i minatori sono rimasti rinchiusi solo per 69 giorni,pochi rispetto ai 134 giorni degli inquilini della casa, i minatori erano 33 contro i 27 concorrenti della casa,chi è uscito per ultimo dalla casa ha vinto 250.000 € mentre chi è uscito dalla miniera ha vinto semplicemente la vita. Ah,quasi dimenticavo..hanno ricevuto in dono dalla Apple un Ipod a testa,bella trovata pubblicitaria..

Morire così..

 

Siamo in un mondo dove capita di morire per un biglietto da 1 € . La follia ormai è ad ogni angolo della strada. Non si è più sicuri di niente. Una cosa banale può trasformarsi in tragedia da un momento all’altro, come è capitato a Roma. Alessio Burtone sferra un pugno violentissimo a Maricica Hahaianu per una “lite” sulla fila alla biglietteria. Maricica è morta dopo una settimana di sofferenza. Maricica era rumena,era un’infermeria,ha assistito molte persone. Peccato che le persone che erano nei paraggi nei momenti dell’aggressione se ne sono fregati di lei. E’ passato troppo tempo dall’aggressione fino a quando qualcuno di umano,qualcuno ancora c’è, ha chiamato i soccorsi. Maricica lascia un marito e un figlio di tre anni. Lascia un vuoto nella sua famiglia. Portata via della follia. Ed ovviamente l’aggressore non è in carcere,ma agli arresti domiciliari. Ormai c’è la moda del Grande Fratello,tutti chiusi in casa. La galera diventa una comodità.

venerdì 15 ottobre 2010

Un parlamento di condannati



Il nostro paese,oltre ad avere un debito pubblico tra i più alti in Europa, ha anche un parlamento di condannati. Leggetevi un pò questa bella lista:

Berruti Massimo Maria (FI): condannato in via definitiva a 8 mesi per favoreggiamento.
Bonsignore Vito (europarlamentare FI): condannato definitivamente a 2 anni per tentata concussione nello scandalo delle tangenti per il nuovo ospedale di Asti.
Mario Borghezio (europarlamentare Lega Nord): condannato in via definitiva per incendio aggravato da “finalità di discriminazione”, per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa.
Bossi Umberto (Lega Nord): condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont.
Cantoni Giampiero (FI): ha patteggiato 2 anni di reclusione per corruzione e concorso in bancarotta e risarcito 800 milioni di lire.
Carra Enzo (PD): una condanna in via definitiva per false dichiarazioni al pubblico ministero. Per i giudici, Carra è un falso testimone che, con il suo «comportamento omertoso» e la sua «grave condotta antigiuridica», ha tentato di «assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito» nel caso Enimont. Parola del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano, nonché della Cassazione, che l’hanno condannato prima a 2 anni e poi a 1 anno e 4 mesi (grazie allo sconto del rito abbreviato) di carcere.

Annozero deve continuare!

 

Annozero deve continuare. E’ uno dei pochi programmi,se non l’unico, che riesce a fare informazione in questo paese dove c’è “libertà di stampa”. Se anche tu sei un abbonato Rai e non vuoi essere punito al posto di Santoro, supporta "Voglio Annozero" ..

“Cari amici, vi ringrazio per le adesioni al mio appello che sono già migliaia, ma dobbiamo ottenere il massimo del risultato. Quindi vi chiedo di raccogliere anche le firme di chi non usa internet inviandole contemporaneamente a questi indirizzi:
annozerodevecontinuare@yahoo.it

segreteriapresidenza@rai.it
Il primo indirizzo è molto importante per avere il quadro completo delle adesioni raccolte. Potete utilizzare la formula seguente o un'altra con le stesse caratteristiche:
"Gentile presidente Paolo Garimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente."
Vi prego di seguire queste semplici raccomandazioni e di far girare la nostra sottoscrizione usando la rete perché è l'unica opportunità che possiamo gestire con le nostre forze.”

Un abbraccio
Michele Santoro

giovedì 14 ottobre 2010

La tessera del tifoso serbo..

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C'erano una volta la tessera fascista, la tessera del pane, la tessera di partito, la tessera a punti di Tremorti per i morti di fame, la tessera del tifoso. Da martedì sera, Maroni, ha inaugurato la nuovissima "tessera del tifoso serbo". Una tessera patinata, con da un lato le tre dita cetniche e dall'altro i bombardieri italiani in volo su Belgrado ai tempi di D'Alema. La tessera dà diritto a un ricco pre partita con lanci di fumogeni, pestaggio dei passanti e scontri selvaggi con la Polizia, a un ingresso libero allo stadio senza controllo dei biglietti, a cesoie, pugnali, tirapugni, coltelli e lanciarazzi da usare per incoraggiare la propria nazionale durante il gioco. Boss(ol)i si è detto entusiasta dell'iniziativa: "I serbi sono un grande popolo, andai a portargli le medicine quando c'e' stata la guerra". Che medicine gli avrà mai portato? Cialis, Viagra? Per Boss(ol)i quelli allo stadio non erano propriamente serbi "Che c'entra quelli sono tifosi". Se uno fosse stato serbo e basta non l'avrebbe passata liscia, ma se era serbo e anche tifoso allora poteva permettersi qualche coltellata e un paio di petardi esplosivi sul portiere. E' il tifoso che è in lui che agisce, non il serbo. Ivan Bogdanov, l'energumeno incappucciato di duecento chili che ballava sulla recinzione, è solo un nome di fantasia. i più attenti avranno riconosciuto Roberto Calderoli mentre bruciava la bandiera del Kosovo islamico. A Belgrado sono in corso incontri bilaterali con Trota Bossi e i nazionalisti serbi per introdurre in Serbia la "tessera del tifoso padano". E' una questione di reciprocità. La speciale tessera darà diritto ai padani negli stadi serbi a fischiare l'inno, fare a pezzi la bandiera italiana (o a pulircisi il culo), cantare "Ho un sogno nel cuore: bruciare il tricolore", dipingere il simbolo del Sole delle Alpi con spray verde lega le scuole circostanti e a un'invasione di campo di Borghezio. Il gemellaggio in futuro potrà portare al ritorno della Grande Serbia e della Grande Padania unite in un fronte comune. I serbi di nuovo a Sarajevo e a Zagabria e le ronde padane in Istria e Dalmazia, sulle spiaggie a caccia di vucumprà. Maroni sta valutando l'introduzione di una tessera secessionista del tifoso, da quello irlandese dell'IRA al tifoso basco dell'ETA. Maroni, primo tifoso padano tesserato, avrà diritto in trasferta a qualche morso alla caviglia della polizia ospite.

Dal Blog di Beppe Grillo...

“Ci pagano per non farvi pensare..”

Tv: un mezzo di distrazione di massa.

mercoledì 13 ottobre 2010

Teppisti – Calcio 1 : 0

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La partita è stata persa,la partita non è mai iniziata. Ieri avevo voglia di vedere una partita di calcio e no quello che c’è stato. Quando politica ed ideologie si mischiano al calcio non è mai un bene. Ieri ne è stata la dimostrazione. Un centinaio di teppisti che mettono a ferro e fuoco uno stadio trasformandolo in un campo di battaglia armati di fumogeni e bombe carta ( come sono entrate nello stadio?). La polizia inerme,messa li davanti a loro senza potere, a farsi prendere in giro da chi di “tifoso” ha ben poco. Poliziotti che si guardano un faccia l’uno con l’altro e negli occhi paura. Avevano paura e si vedeva. Non avevano paura di affrontarli,ma avevano paura delle conseguenze. Affrontare un centinaio di teppisti mischiati tra 2.000 persone non è una cosa facile. Si parla sempre di isolare questi episodi da parte di chi ieri era in quella curva e non aveva niente a che fare con questi delinquenti. Non è facile. Non so quanti di voi se ieri erano in quella curva per vedere la partita e no per fare politica e teppismo avrebbe avuto il coraggio di andare vicino all’ ”uomo nero” per dirgli di smetterla. Ha fatto ridere l’Uefa.  ’Uefa che ha fatto di tutto per farla giocare ad ogni costo questa partita quando non c’erano più i presupposti. Gli interessi prevalgono su tutto. La partita doveva essere sospesa subito,era l’unico soluzione. Il teppismo ha vinto. Non volevano far giocare la partita e ci sono riusciti. Ma il loro intento non era solo quello. Volevano fare violenza e l’hanno fatta. Hanno aggredito il portiere della propria squadra, hanno provocato danni alla città. Il bilancio della serata è stato di 16 feriti (di cui due carabinieri) e 17 arrestati. Non c’è scappato il morto questa volta,per fortuna. Hanno rovinato una festa per la città di Genova, hanno rovinato una serata in ricordo dei soldati italiani morti in Afghanistan. Complimenti. Vergogna!

lunedì 11 ottobre 2010

L’Italia è un Paese fondato sulla ricerca del lavoro..

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L’Italia è una paese fondato sulla ricerca del Lavoro. Il tasso di disoccupazione cresce ogni giorno di più. E’ un fiume in piena che ogni giorno esce sempre un pò di più dagli argini. La disoccupazione è reale,nel vero senso della parola. La disoccupazione al sud supera il 17%. Il dato medio si attesta al 17,2%, ma è differenziato nelle diverse regioni e raggiunge la punta del 20,1% in Campania (5,8% in più del dato ufficiale Istat). Seguono poi Puglia (17,5%), Calabria (17,3%) e Sicilia (+10,2%). La disoccupazione in Italia c’è ed è alta: 2.621.000 persone. Un esercito di persone che non ha un lavoro,e che in alcuni casi non sanno veramente come arrivare a fine mese. E tutto ciò si aggiunge all’esercito dei precari. E sono veramente tanti,fidatevi. Queste sono le conseguenze della brutta piega che sta prendendo l’economia italiana. Le aziende chiudono per aprire all’estero. E noi rimaniamo senza lavoro..

sabato 9 ottobre 2010

E la chiamano missione di pace..

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E la chiamano missione di pace,continuano a chiamarla così. Continuano a metterci in testa questa concezione. Non sono missioni di pace,questa è guerra. Una guerra che continua a fare vittime. Oggi è toccato di nuovo all’Italia. Quattro militari sono morti,quattro persone. Si tratta del caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari); del caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni di Gagliano del Capo (Lecce); del caporalmaggiore Sebastiano Ville, nato a Lentini (Siracusa) nel 1983; del caporalmaggiore Francesco Vannozzi, nato a Pisa nel 1984. Il militare ferito è invece Luca Cornacchia, 31 anni, originario di Pescina (L'Aquila).

Le missioni di pace non si fanno con i fucili ed i carrarmati…qui qualcosa non va..a rimetterci come al solito sono le persone mandate li. Mandate a mettere pace con la guerra..

venerdì 8 ottobre 2010

Noi siamo un paese in crisi di idendikit..

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L’Italia è un paese in crisi di “idendikit”. E’ in crisi d’identità. Stiamo andando allo sfascio. Un governo che non governa ma che si perde in nullità. Opposizione che fa lo stesso. Ormai fanno ridere ed ahimè facciamo ridere nel Mondo ed in Europa. Non lamentiamoci se poi un app per Iphone ci descrive come “Pizza e Mafia”,anzi meno male che non ha usato anche la parola “Governo” o “Papi”. Non siamo più quello che eravamo agli occhi del mondo. Non siamo più il giardino d’Europa,stiamo diventando la pattumiera d’Europa. Ed è tutto merito loro. Certe cose mi fanno proprio ridere,come l’iniziativa del pranzo “pacificatore” a Roma. Un’altra dimostrazione che si tratta tutto di un magna magna,e questo volta proprio anche in senso pratico. Mi fa ridere sapere che Belpietro ha la scorta da 8 anni mentre in Calabria ci sono giornalisti che fanno veramente il loro lavoro e che parlando della ndrangheta sentono volare le pallottole sopra la loro testa. I giornalisti che non si fanno “i cazzi propri” non hanno la scorta,chi è servo c’è l’ha. Se muore il servo è un problema,se muore un giornalista è indifferente.

L’Italia non è una vera democrazia..

giovedì 7 ottobre 2010

Berlusconi ha l’alzheimer?

Si contraddicono giorno dopo giorno. O non ricordano quello che dicono o lo ignorano. In entrambi i casi è grave come cosa.

Troppi angeli in cielo e troppe bestie sulla terra

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Ieri è arrivata la notizia che nessuno di noi voleva sapere ma che in fondo al nostro cuore sapevamo ma che costantemente buttavamo indietro nei nostri pensieri lasciando il posto ad una speranza che ogni giorno si faceva sempre più sottile. Sarah Scazzi è stata uccisa. L’ha uccisa lo zio e ha buttato il corpo in un pozzo. Quello stesso zio che aveva “ritrovato” il cellulare di Sarah nei suoi terreni e che commosso davanti alle telecamere disse piangendo “E’ un colpo al cuore”. Pieno di una finta disperazione che è lontana anni luce da quella che hanno provato e provano le persone coinvolte in questa bruttissima vicenda. Quelle persone che per più di 40 giorni hanno vissuto con una speranza che è risultata vana e no come chi l’ha uccisa. Chi l’ha uccisa sapeva la verità dal primo momento e ha mascherato tutto,si è unito ai sentimenti veri di chi soffriva,prendendo in giro tutti. Mi ricorda tanto la figura di Mario Alessi che uccise il piccolo Tommaso Onofri dopo un tentativo di sequestro andato male. Il copione è quasi lo stesso,le lacrime e gli appelli sono gli stessi,l’epilogo anche purtroppo. Io non so cosa passi nella testa di queste “persone” e non voglio nemmeno entrarci,finirei per entrare nel loro modo di pensare e quindi in un certo senso per un momento avrei una mente di cui ne facciamo a meno molto volentieri. Entrare in una mente assassina può darti delle risposte ma ti si presenterebbero altre mille domande. Queste sono solo parole,sono pensieri. La verità è che Sarah è morta,Sarah è stata uccisa,Sarah non potrà più sorridere. Non potrà vivere più la sua vita,non potrà realizzare più i suoi sogni. Ci sarà parecchio business intorno in questa storia. Parole sui giornali,collegamenti speciali dai tg,speciali in prima e in seconda serata. Già l’hanno fatto e continueranno a farlo. Non si parlerà di altro. Si continuerà ad aggiungere dolore alla sua famiglia. L’ammazzeranno più volte. Spero che ciò non accada,ma so che è impossibile. Per una volta vorrei vedere la giustizia che funzioni come dovrebbe,che funzioni in modo esemplare. Michele Misseri deve pagare. Deve pagare per aver strangolato ed ucciso la sua nipote Sarah. Ha ucciso Sarah perchè aveva respinto i sui approcci,comportamento normale per una ragazza che riceve certe attenzioni da un parente. Strangolata. Violentata dopo essere stata uccisa. Senza parole,solo schifo.

..Tutto ciò non lo meritavi. Spero che sia fatta giustizia e che ci sia rispetto per Te. Vedendo ciò viene voglia di quella “pena di morte” che molte bestie si meriterebbero.

                                                                                                                             Ciao Sarah..

mercoledì 6 ottobre 2010

“Ma noi italiani saremo mica vittime di un esperimento scientifico?”

Berlusconi ha bestemmiato e subito dopo ha detto: “scusa babbo”..E noi sopportiamo..

La vuoi una bistecca?

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In un futuro non molto lontano le bistecche saranno coltivate in laboratorio. Già da diversi anni è in vendita,in gran parte d’Europa (non in Italia),un prodotto di sintesi ricavato dalla lavorazione del fungo Fusarium venenatum. Questo particolare fungo produce dei fiilamenti proteici (detti micro-proteine) che,lavorati opportunamente,danno come risultato delle vere e proprie “bistecche”. Il nome di questo prodotto è “Quorn”. Il nome è dato dalla località dove fu prodotto per la prima volta in Inghilterra. Questo è il link dell’azienda http://www.quorn.com ,vedete voi stessi. L’azienda non produce solo bistecche,ma anche polpette,ragù e molto altro. Sconvolgiamo sempre di più la natura. Tra un pò arriveremo a mangiare l’insalata al sapore di carne.

martedì 5 ottobre 2010

Gira e rigira..



Gira e rigira tutto torna com'era. Ieri molti di voi avranno visto "Striscia la Notizia" e molti di voi saranno rimasti colpiti da questo video. Al comune di Palermo in un modo o nell'altro vengono ridati alla mafia i beni sequestrati a quest'ultima. Non voglio aggiungere altro,c'è poco da dire. Guardate il video..

L’ultimo ministro

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Da ieri sera dalle ore 19,dopo oltre 150 giorni di interim di Berlusconi,abbiamo di nuovo un ministro dello Sviluppo Economico: Paolo Romani.

“Paolo Romani, l’autore del decreto che ha fatto conoscere al mondo la sudditanza del web italiano, non è un parvenu dei media, e sarebbe sbagliato pensare che dietro le sue azioni ci sia soltanto quell’arretratezza culturale che caratterizza molti altri esponenti del centrodestra.

Al contrario, l’uomo messo da Berlusconi al governo per difendere gli interessi di Mediaset in rapporto a ogni forma di concorrenza – da Sky al web – è un profondo conoscitore dei meccanismi economici che stanno dietro ogni modello di consumo audiovisivo, dall’audience alla pubblicità.

Milanese, classe 1947, Romani inizia prestissimo a occuparsi di emittenza privata, abbandonando l’università per fondare nel 1975 una delle prime «tv libere» – come si chiamavano allora – nate in Italia: Telelivorno, in seguito Tvl.

Tra i suoi compagni d’avventura, il futuro esponente radicale e poi di Forza Italia Marco Taradash e il futuro dirigente Mediaset Leonardo Pasquinelli.

Da quella prima esperienza pionieristica, Romani passa nel 1976 alla corte di Alberto Peruzzo, editore cartaceo che si è appena buttato nell’emittenza con quella che poi diventerà rete A, celebre per le televendite (da Wanna Marchi al testimonial del mobilificio Aiazzone, Guido Angeli), per la telenovela “Anche i ricchi piangono” e per aver ospitato un telegiornale firmato da Emilio Fede nel breve periodo in cui questi aveva già lasciato la Rai e non era ancora approdato a Fininvest.

A metà degli anni Ottanta Romani viene chiamato dall’imprenditore Salvatore Ligresti ai vertici di Telelombardia, di cui diventa amministratore delegato. Il mandato della proprietà è semplice: nella cosiddetta Milano da bere guidata dai socialisti – sulla quale Ligresti ha enormi interessi immobiliari – bisogna creare una televisione che pubblicizzi a ogni ora del giorno le realizzazioni in città del Psi di Paolo Pillitteri e del suo assessore all’urbanistica, Attilio Schemmari (anni dopo finiranno entrambi a San Vittore e verranno condannati per tangenti, mentre lo stesso Ligresti patteggerà due anni e quattro mesi per corruzione).

Così in via Bordoni 2, dove ha sede l’emittente, Romani chiama due giovani giornalisti d’area socialista, Biagio Longo (direttore) e Dario Carelli (caporedattore): i telegiornali sono un’ode senza soluzioni di continuità per Craxi e i suoi uomini, le interviste a Pillitteri si alternano a quelle a Schemmari, senza tralasciare gli altri papaveri del garofano meneghino, da Walter Armanini al rampante Mario Chiesa, che ottiene servizi video di quattro o cinque minuti ogni volta che il suo Pio Albergo Trivulzio inaugura una nuova sala.

Ma il ruolo di Romani non si esaurisce qui: tra i suoi compiti c’è anche quello di finanziare l’amante di Bettino Craxi, Anja Pieroni, a cui il segretario del Psi ha regalato una televisione locale a Roma, Gbr. Come funziona il meccanismo? Molto semplice: quando l’ex attrice ha bisogno di soldi li domanda a Bettino, che li chiede al suo amico Ligresti, il quale a sua volta ordina a Romani di acquistare un po’ di programmi prodotti da Gbr, non importa se belli o brutti, se interessanti o no per il pubblico di Milano e dintorni. Sicché gli spettatori milanesi o comaschi, attoniti, facendo zapping su Telelombardia trovano misteriosi approfondimenti sui nuovi negozi della Garbatella o sull’arrivo della primavera alla collina Fleming.

Nel 1992 Romani rompe bruscamente con Ligresti ma dispone ormai di know how e contanti sufficienti per diventare imprenditore in proprio. Così fonda una sua emittente, Lombardia 7, nota per i servizi a luci rosse attraverso il 144. Due anni dopo Lombardia 7 verrà condannata dal pretore di Monza per una trasmissione pornografica intitolata Vizi privati e pubbliche virtù, condotta dal transessuale Maurizia Paradiso. Ma quando arriva la sentenza, Romani è già volato altrove: ha venduto Lombardia 7 (che fallirà quattro anni dopo, sommersa da un mare di debiti) e grazie alle sue conoscenze nella concessionaria Publitalia 80 di Silvio Berlusconi è stato chiamato per una candidatura con Forza Italia, a Montecitorio, circoscrizione di Cinisello Balsamo.

È l’inizio di una brillante carriera che lo porterà alla presidenza della commissione Telecomunicazioni alla Camera e poi – nel 2008 – alla poltrona di viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni: dove, del tutto dimentico del suo passato di pornografo, arriverà a proporre l’istituzione di un sistema gestito dal ministero per avvisare i genitori via sms nel caso qualcuno in casa navighi in internet su siti a luci rosse.

Ma, sms a parte, è evidente che l’incarico alle Comunicazioni riveste un’importanza cruciale per gli interessi del capo: Romani deve occuparsi di tv in generale, di digitale terreste e ovviamente di rapporti con Sky. Un settore quest’ultimo in cui l’ex editore socialista offre per anni il meglio di sé, riducendo la pubblicità e aumentando le tasse al principale concorrente del Cavaliere, ritardando il più possibile il suo ingresso nel Dtt e imponendo alla Rai di oscurare molti eventi che prima mandava sul satellite per convincere con le buone o con le cattive i telespettatori a rinunciare alla padella in terrazzo e a preferire il decoder terrestre.

Un’opera svolta con una continuità impressionante e il più possibile senza clamore: un basso profilo che probabilmente non impedirà a Romani di passare alla storia come uno dei più utili e servizievoli tra i famigli del Cavaliere.

Cresciuto a pane e tv, di web Paolo Romani non sa moltissimo (una volta in un’intervista ad Alessandro Longo ha ammesso di non sapere neppure cos’era il decreto Pisanu), ma intuisce abbastanza per capire che si tratta di un terreno assai sensibile non solo per gli interessi del suo referente diretto – il proprietario di Mediaset – ma anche di altri poteri forti con cui è importante tenere rapporti. Ad esempio, se le frequenze lasciate libere dalla tv analogica venissero assegnate alle connessioni internet senza fili, si farebbe un grave sgarbo a Telecom, proprietaria delle rete telefonica in rame: molto meglio assegnare quindi quelle frequenze alle tv locali, chiedendo contemporaneamente a Telecom di assumere tra i suoi massimi dirigenti uomini vicini al premier (Piero Vigorelli) e controllando che a quelli di La7 non venga mai in mente di costituire un vero terzo polo indipendente. E che poi questa decisione danneggi gravemente la rete veloce – con tutte le sue potenzialità in termini economici per il Paese – a Romani sembra del tutto secondario.

Fra l’altro è curioso notare come il viceministro Romani trovi il tempo di procurarsi anche una poltrona meno prestigiosa ma assai funzionale, quella di assessore all’Expo 2015 al comune di Monza. Per amore dell’ameno capoluogo brianzolo? Sicuramente. Ma forse anche per l’esigenza di sistemare un problema che sta molto a cuore al premier, cioè stabilire una «variante» che ha permesso il raddoppio del valore (da 40 a 90 milioni di euro) di una proprietà del fratello del Cavaliere, un’area di 500 mila metri quadri detta la Cascinazza. «Era una spina nel fianco di Berlusconi» ha spiegato serenamente il viceministro assessore.

Un po’ come la rete, insomma.”

E’ incompatibile con l’incarico che gli è stato appena dato per motivi evidenti,viste le decisioni da prendere verso Sky...Non so se esiste ancora il conflitto d’interessi in questo paese o se lo hanno abolito. Non era  gradito a Napolitano,perchè è stato accettato??

Nessun paese ha un governo come il nostro. La verità è che il Primo Ministro continua a farsi gli affari suoi..

lunedì 4 ottobre 2010

I Love Milingo

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In un paese democratico ognuno è libero di esprimere le proprie idee. In ogni paese democratico è così,ma non in Italia. In Italia non c’è più democrazia se viene tolto uno striscione del genere,l’Italia non è più un paese democratico. Finiamola di dirci stupidaggini. E’ un semplice striscione,è un pensiero scritto su un lenzuolo. Non è una violenza. Ma per il sistema diventa tutto scomodo. Bisogna oscurare i pensieri opposti a quelli imposti. In Italia è così.
Ecco il video di ciò che è successo alla libreria “Altroquando” di Palermo. Ammirate questa democrazia. Giudicate voi:
Ecco una breve intervista fatta a Salvatore Rizzuto Adelfio, proprietario della libreria “Altroquando”.
1) La sua è stata un’azione di marketing per dare visibilità al suo negozio o un dissenso contro il Papa a Palermo?
Altroquando è una libreria. Specializzata in fumetti ma sempre libreria. Molti miei concittadini hanno dimenticato il ruolo dei librai di una volta. I librai erano operatori culturali che proponevano tutto ciò che non aveva voce. Altroquando da circa vent’anni è sul territorio proponendo mostre, dibattiti, incontri. Sostenendo riviste quali Cyberzone, Woof, Pizzino e altre. Da Altroquando non c’è solo il passaggio merce soldi. Noi veicoliamo anche idee.
2) Perché uno slogan con su scritto I love Milingo?
Ironia. Come l’ironia che sta alla base della mostra “La Papamobile del futuro“.
3) L’art. 21 della Costituzione garantisce la libertà d’espressione.
Libertà d’espressione vuol dire libertà di critica. Le forze di polizia NON POSSONO rimuovere un manifesto solo perchè lo considerano inopportuno. Possono rimuoverlo solo se la sua esposizione costituisce reato, oppure se crea un pregiudizio all’incolumità pubblica. Perché la Digos ha sequestrato il suo manifesto?

Perché la Digos si sia appropiata dello striscione non lo so. Bisognerebbe chiederlo a loro.
4) Cosa ne pensa della visita del Papa a Palermo e della democrazia in Italia?
Troppo sfarzo per una città troppo povera. Quello che è successo ieri nel mio negozio la dice lunga sullo stato della democrazia in Italia.

(Intervista presa da BlogSicilia)

Quanto mi costi..

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Che bello quando un capo di Stato (ed è inutile negarlo perchè di ciò si tratta,il papa è un capo di stato) viene a visitare la propria città. Immagino la festa. Tutti i “fedeli” che accorrono in massa ad osannare un capo. Tutto bello,fino ad un certo punto. Ma tutto ciò quanto costa? In pochi si fanno questa domanda,anzi devo dire che ultimamente sono in molti a  farsela e ciò è un segno positivo. Finalmente la gente si sta togliendo i paraocchi e qualcosa inizia a vederlo. Discorso che ovviamente non vale per i fedeli accaniti,per quelli che va tutto bene ciò che viene fatto per glorificare ed onorare quel qualcosa che non è definito ma che per loro è verità. Una intera città,Palermo, messa sotto assedio dalle forze dell’ordine per l’arrivo del Papa.Forze dell’ordine tolte dal proprio compito.Tolte dal compito di proteggere i cittadini e messi al servizio di una sola persona. Bisogna tutelare e difendere solo quella. E tutto ciò suona strano. Difendere il Papà? e chi è lui per essere difeso?..Eppure secondo ciò che predica siamo tutti uguali. Dovrebbe scendere tra la gente, è un essere umano anche lui. Ed invece no. E’ lì,sul suo trono a manipolare la mente delle persone in nome dei propri dogmi. Terrorismo psicologico. Ma al di là del disservizio che causa ai cittadini la visita di un “Papa” (mi viene sempre da dire “capo di stato”,è più forte di me..che poi tra l’altro sul suo stato c’è un infinità di cosa da dire) vi è un aspetto ancora più grave. Le cosiddette “visite pastorali” hanno un costo,molto elevato tra l’altro. E chi paga? Il vaticano non di certo. Pagano i cittadini, i comuni,le provincie,le regioni. Non paga il papa. Guardate voi stessi quanto è costato la visita del papa a Palermo:

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Palchi (più di uno,manco se fosse un concerto rock),abbellimenti,luci,addobbi floreali,maxischermi..per un totale di 1.171.000 € . Cifra sbalorditiva. Ed a questa devono essere aggiunti le spese per forze dell’ordine e altre spese varie. Si arriva ad occhi chiusi ad una cifra che oscilla tra i 1.500.000 / 2.000.000 di euro. Non male per un solo giorno. Non male per chi predica di fare del bene e di aiutare i più deboli e quando c’è bisogno di qualcosa si tira fuori con il solito “Preghiamo”. Non male per la crisi che c’è. Non male,ma nemmeno bene. Soldi che potevano essere investiti in altri progetti per i cittadini. Ah dimenticavo: l’appalto dell’evento ovviamente è toccato alla Protezione Civile. Fate Vobis..

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Questo video merita di essere visto. Interessante e allo stesso tempo preoccupante..

sabato 2 ottobre 2010

Un terrorista ecologista

LE IMMAGINI DI SILVIO BERLUSCONI ALLA FESTA DI NOEMI LETIZIA MAN

Osama ogni tanto si rifà vivo. Quasi a dimostrare che sia ancora vivo (se lo è veramente).Torna con i suoi messaggi,lascia le sue parole e sparisce di nuovo. Chissà in quale montagna dell’Afghanistan/Pakistan oppure in una bella villa in America. E’ dura la vita del terrorista. Questa volta però è diverso. Un messaggio diverso,privo di minacce. Un messaggio incentrato sulle “Riflessioni sul metodo del lavoro di soccorso”,in particolare nel Pakistan colpito dalle alluvioni. Non è uno scherzo. E’ tutto vero. Un Bin Laden “caritevole” e pure “ambientalista”. E chi se lo aspettava.

«Il numero delle vittime provocate dai cambiamenti climatici nel mondo musulmano è grandissimo, più pesante di quello delle vittime di guerra», esordisce il numero uno di al Qaida. «La catastrofe (riferito alle alluvioni in Pakistan) è enorme e difficile da descrivere - spiega il terrorista più ricercato del mondo (No,non sto parlando di Bush) -. Ciò che affrontiamo esige un’azione rapida e seria da parte di anime caritatevoli e di uomini coraggiosi per portare soccorso ai loro fratelli musulmani del Pakistan». Osama delinea quindi le linee guida per gli aiuti: è necessario studiare sistemi di prevenzione delle alluvioni, avviare progetti di sviluppo agricolo e rurale, anche in Paesi «come il Sudan», non limitarsi agli aiuti di emergenza ma affidare la gestione dei disastri a persone competenti. I «mercanti», in questa visione, sono i «cavalieri che salveranno questa regione dalla carestia e che devono evitare di impegnarsi in progetti privi di valore».

Ed intanto dall’America arriva la notizia che il caro Osama ha ordinato mesi fa il complotto per scatenare spettacolari attentati in Europa sul «modello Mumbai», scongiurato nelle ultime settimane.

Un Terrorista ecologista. A sto punto lo vedrei bene alla Casa Bianca o al Governo. Tanto c’è poca differenza con chi già c’è. Almeno Osama pensa pure all’ambiente mentre qua si parla di aprire nuove centrali nucleari e no di investire sull’eolico o sull’energia solare. Poveri noi..